Nelle stesse ore in cui il governatore della Campania Vincenzo De Luca aveva proposto all’Unesco di riconoscere il caffè come patrimonio dell’umanità, dagli ambienti medici è tornato a circolare uno studio che riguarda la popolare bevanda e che aveva già fatto parlare di sé negli scorsi anni.
La relazione fra mastalgia e consumo di caffeina
No, non si tratta del famoso assunto per cui il caffè provoca automaticamente insonnia se bevuto di sera, e nemmeno del vecchio adagio sulla pericolosità di troppe tazzine per la salute del cuore.
Stavolta a essere interessate sono le signore, specialmente quelle che lamentano durante l’anno diversi episodi di mastalgia (anche detta mastodinia): il dolore al seno, insomma.
Sulle origini di questo disturbo c’è ancora mistero (la predisposizione genetica sembrerebbe non essere un fattore determinante), ma quello che è chiaro è che esistono delle sostanze che lo peggiorano, e la caffeina sarebbe tra queste.
Non solo caffè, oltretutto: anche altri alimenti funzionerebbero come “trigger” per l’attivazione del dolore. Fra questi ci sono il tè, le noci, le arachidi, la cioccolata (particolarmente quella fondente), le mandorle. Tutti prodotti sconsigliati tanto più ci si avvicina al momento dell’arrivo del ciclo mestruale, ma che possono essere consumati tranquillamente in altri momenti del mese.
I consigli per chi si sottopone a un intervento di mastoplastica
A chi soffre di mastopatia e dovesse decidere di sottoporsi a un intervento di ricostruzione del seno potrebbe venire consigliato di correggere la propria alimentazione fintanto che durerà la convalescenza.
Aspettatevi di ricevere lo stesso tipo di raccomandazioni anche dallo staff di Motiva, fra i più importanti centri per la mastoplastica in Europa riconosciuti per la professionalità e un approccio innovativo alle operazioni di questo tipo.
Quali cibi fanno bene alla mammalgia?
Che abbiate o no subito un intervento di mastoplastica, è importante ricordare che la mammalgia è un processo infiammatorio a carico delle ghiandole, e quindi esistono alimenti che possono aiutare a contrastarlo. Frutta come l’ananas, ad esempio, è nota per le sue capacità antinfiammatorie, e andrebbe consumata spesso nei periodi in cui il seno fa più male. Più in generale, tutta la frutta ha un effetto benefico, così come la verdura a foglia larga.
Anche la soia e i suoi derivati sono consigliati, ma vanno assunti con cautela specialmente nelle donne che hanno problemi a carico della tiroide. Nel dubbio, fatevi sempre aiutare dal vostro medico curante!
Dovendo assumere cereali, preferite poi sempre quelli integrali, più ricchi di fibre. Una nota a parte va dedicata all’aglio, un vero antibiotico naturale: se potete sopportarne l’odore e gli effetti sulla digestione, si tratta davvero di un alleato prezioso che porta benefici… non solo al seno!